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"Questo libro, come evoca il titolo, è incentrato sul vissuto fisico e mentale del dolore cefalico, anzi del dolore emicranico, ma è anche un viaggio attraverso i sentimenti, quello per Francesco, il figlio, con il quale la condivisione di esperienze va oltre il convenzionale ruolo di madre e quello con Stefano, il grande amore, con il quale vivere un rapporto continuamente rinnovato di sentimenti ed emozioni profonde. A questo fa da contrappunto la dimensione dei periodi di riposo, tanto agognati, che entra a far parte integrante della trama accanto al ritorno al passato, con i riferimenti costanti alle bellezze della natura, del mare, in cui si ripercuote sempre la minaccia del dolore ma anche la dimensione interiore di ricerca, di superamento, di esplorazione dell'io. In questa sua prima esperienza l'autrice dà prova di un'innata capacità di narratrice, offrendo, altresì, una straordinaria testimonianza della propria sensibilità di donna. È un libro che si legge in un sol fiato e poi da rileggere attentamente, che consiglio a tutti, cefalalgici e non." (Paola Sarchielli)